Sinapis arvensis L.
Pianta annua erbacea, polimorfa, con apparato radicale molto espanso; fusti eretti o ascendenti, ispidi o glabri, striati e ramosi; altezza generalmente compresa fra 30÷90 cm, ma sino a 120 cm nei terreni + fertili.
Le foglie basali con lungo picciolo, sono ovali, lanceolate, con margine ± inciso, spesso lirate, larghe 2÷5 cm lunghe 4÷18 cm con lobo terminale ovato.
Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco “sinápi”, ma è nome di origine egiziana o indiana; l’epiteto specifico significa dei campi arati ed indica l’habitat preferenziale.
Le foglie hanno un sapore particolarmente aromatico, piccante e deciso. Ricchissima di calcio, potassio, fibre, vitamina A-C e acido folico.
Per uso esterno la Senape è indicata in caso di reumatismi e infezioni delle vie respiratorie e per pediluvi.
Le foglie giovani, possono essere utilizzate come condimento per insalate a cui aggiungono un sapore piccante, oppure possono essere bollite e utilizzate come gli spinaci.
Le cime apicali, prima della fioritura, possono essere cucinate come i broccoli, di cui ricordano anche il sapore.
I semi contenuti nelle silique (=frutti), la rendono appetibile ai più comuni uccelli granivori, per i quali rappresenta un ottimo alimento.